MANUELANei ritagli di tempo, copio e riscrivo il romanzo Le pietre oscure. In realtà credo sia almeno la quinta volta che lo riscrivo e non ne sono mai stata soddisfatta. L'idea di questo romanzo nacque più o meno quando avevo dieci anni e lessi per la prima volta la poesia di Washington McNeely nell'Antologia di Spoon River. Mi piaceva l'idea del padre che ha offerto ai figli mille possibilità di diventare quello che lui avrebbe voluto e la delusione di fronte al fatto che nessuno di loro lo sia diventato. Il titolo, invece, è preso da una poesia di Neruda, scoperta più o meno nello stesso periodo. Col tempo, la struttura del romanzo è cambiata, è un po' come se i personaggi fossero cresciuti con me e, piano piano, sia io che loro ci siamo allontanati da Washington McNeely (e forse ci siamo avvicinati a Neruda). Non so se riuscirò mai a finire e pubblicare Le pietre oscure e soprattutto non credo che riuscirò mai ad esserne soddisfatta. Subito dopo aver ripreso il romanzo, infatti, ho iniziato il blog con le avventure di Marianna Di Cuori che mi ha occupato quasi tutti i (pochissimi) momenti liberi. Marianna però fa parte del mio presente, mentre Le pietre oscure e Frammenti di specchi sono più che altro un recupero di quanto avevo scritto in passato. Inoltre Marianna è forse l'unica cosa allegra che sono riuscita a scrivere. |
MONICAHo ripreso in mano un romanzo scritto nel 2000 e spero di pubblicarlo quanto prima. Nel frattempo continuo a dedicarmi alle copertine, tra le quali quella per Manuela. |